Quando un familiare o una persona cara comincia a manifestare segni di decadimento cognitivo, non è detto che si riesca a capire subito di cosa si tratta.

Ciò può accadere perché non vogliamo credere che chi si è preso cura di noi per molto tempo non riesca più a prendersi cura di sé.

Può succedere all’improvviso, e dunque esserci un prima e un dopo a cui aggrapparsi per richiedere un intervento, o può avvenire gradualmente, giorno dopo giorno, senza che familiari e persone di riferimento se ne rendano conto. E molto spesso passa anche un tempo in più, nel quale si tende naturalmente a trovare cause esterne alla persona.

Altrettanto frequente è la difficoltà della persona colpita ad accettare che il proprio mondo interno sta cambiando, e sentimenti come paura e vergogna possono allungare i tempi della presa in carico.

Non sentirsi più gli stessi o le stesse di prima viene vissuto in molti casi come un silenzioso dramma interiore che porta a nascondere agli altri le proprie difficoltà quotidiane; fino a quando non è più possibile.

Inizia così la fase di attivazione del sistema familiare che conduce a una prima valutazione in strutture sanitarie dedicate.
Valutare vuol dire sostanzialmente “fare una fotografia” del funzionamento della persona in quel preciso momento.

Si viene di solito rimandati ad una successiva valutazione qualche tempo dopo, ma nel mezzo difficilmente si inizia un trattamento, se non in ambito ambulatoriale.

Stati d’ansia e di depressione concomitanti rendono molto più difficile l’identificazione del confine tra demenza e problematiche psicologiche ad essa associata.

L’offerta del nostro Sistema Sanitario Nazionale (SSN), raramente può offrire interventi domiciliari/territoriali che possano aiutare la persona in difficoltà a mantenere una qualità di vita adeguata nonostante il decadimento cognitivo in corso.

Il poliambulatorio Estia Medica propone un percorso di assistenza neurologica integrata disponibile sul territorio che inizia con una prima visita neurologica, in cui viene definito il profilo di funzionamento neuropsicologico della persona, e prosegue con un secondo incontro di valutazione, nell’ambito del quale vengono identificate le aree compromesse e possono essere richiesti esami strumentali aggiuntivi.

Viene definita l’équipe multidisciplinare di riferimento e stilato un programma di intervento che può prevedere trattamento presso il poliambulatorio e/o presso il domicilio della persona presa in carico.