La cefalea tensiva è il tipo di mal di testa più diffuso, caratterizzato da DOLORE PERSISTENTE, NON PULSANTE, BILATERALE, DI TIPO GRAVATIVO O COSTRITTIVO – tipo peso al vertice o cerchio che stringe il capo o morsa. Di intensità media a seconda della gravità della crisi, mai severo o insopportabile, che può interessare tutto il capo o solo alcune regioni come la fronte o la regione occipitale.

La durata della crisi è molto variabile: può durare infatti da 30 minuti a 7 giorni. Si distingue una forma episodica (almeno 10 episodi di cefalea) ed una cronica (se la cefalea è presente per 15 giorni al mese o più, in media, per più di 3 mesi).

QUALI SONO LE CAUSE DELLA CEFALEA TENSIVA?

Si ritiene che le cause possano essere MULTIPLE. Situazioni di stress fisico e mentale sembrano giocare un ruolo importante nell’insorgenza di questo tipo di cefalea. Si riconoscono una serie di fattori responsabili dello sviluppo della cefalea di tipo tensivo: uno stato di stress persistente, prolungato, può determinare uno STATO D’ANSIA che si traduce in una contrazione muscolare continua e volontaria delle fasce muscolari del collo e del capo, capace di scatenare mal di testa.

Non solo, ma quando si mantiene una POSIZIONE SCORRETTA, come spesso accade quando si è emotivamente tesi anche senza accorgersene, i muscoli di schiena, spalle e collo sono sottoposti a eccessiva contrazione causando un vizio di postura. Un disturbo ansioso-depressivo viene spesso riconosciuto come un fattore scatenante della cefalea di tipo tensivo.

I disturbi della masticazione, causati dell’articolazione temporo-mandibolare, da problemi occlusivi, da digrignamento notturno (bruxismo), possono provocare un dolore intorno all’articolazione stessa che si può irradiare alla tempia e alla fronte aggravando o scatenando un mal di testa di tipo tensivo.

Anche i DISTURBI DEL SONNO, la stanchezza fisica ed i ritmi serrati possono favorire questo tipo di cefalea. In realtà, al di là dei meccanismi causali del dolore, alla base della cefalea tensiva si pensa ci sia una ipersensibilità del sistema deputato a condurre il dolore dalla periferia al centro (cervello), ed una ridotta capacità di alcuni centri cerebrali di inibire questo segnale che diviene eccessivo.

DIAGNOSI E TRATTAMENTI

La cefalea di tipo tensivo viene diagnosticata se il soggetto sperimenta ALMENO 10 ATTACCHI DI MAL DI TESTA.

Nell’approccio terapeutico si distinguono trattamenti SINTOMATICI, intesi a interrompere l’attacco doloroso o a ridurre l’intensità dei sintomi, e trattamenti DI PROFILASSI, mirati a prevenire o a diminuire la frequenza degli attacchi. Nel caso di cefalea tensiva cronica, refrattaria all’intervento farmacologico, possono essere di aiuto: LA TERAPIA COMPORTAMENTALE (tecniche di rilassamento, biofeedback, psicoterapia) e LA FISIOTERAPIA.

ATTENZIONE ALL’ABUSO DI FARMACI: con l’aumento della frequenza della cefalea potrebbe aumentare il ricorso ai farmaci e, di conseguenza, il rischio di sviluppare una cefalea da abuso di farmaci o da rimbalzo.

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